REPORT - Città Aperte 2010: Barletta sotterranea

REPORT CITTA’ APERTE 2010 – BARLETTA SOTTERRANEA

Barlett sotterranea, Castello

Da ormai quattro anni l'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, in collaborazione con le APT delle sei province, l'agenzia Puglia Imperiale, il Movimento Turismo del Vino e Confcommercio Puglia, promuove per i mesi estivi l’iniziativa “Città aperte”:  il progetto mira a far conoscere e valorizzare le bellezze archeologiche, artistiche e naturalistiche della Puglia, attraverso aperture straordinarie di musei, chiese e palazzi storici, parchi e aree naturali, iniziative culturali di vario genere, come concerti e spettacoli.
Quest’anno anche la città di Barletta ha aderito concretamente a questa iniziativa con “Barletta sotterranea”, ideata e realizzata dall’Archeoclub d’Italia, sede di Barletta, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, della Curia Arcivescovile e di Puglia Imperiale.


Il progetto prevedeva una serie di visite guidate gratuite alle aree archeologiche sotterranee di alcuni fra i più importanti monumenti della città di Barletta: il Castello, la Cattedrale di S. Maria Maggiore, la chiesa di S. Andrea. L’intento era quello di far conoscere, in orari straordinari,  a turisti e cittadini aree poco conosciute o poco fruibili della città, testimonianze delle complesse ed antiche vicende che hanno caratterizzato la storia di Barletta.
Il programma è stato articolato in sei appuntamenti (27-29 agosto; 3-4-10-11 settembre), concentrati nei fine settimana ed in orari serali, dalle 21.00 alle 23.00.
In ogni sito era prevista la presenza di tre o quattro guide che si sono alternate nell’accompagnamento dei gruppi al monumento. L’iniziativa è stata pubblicizzata in tempi brevi, ma con vari canali di comunicazione, attraverso televisioni e giornali locali, manifesti per la città e avvisi via internet (e-mail, siti web, social network), fin dal primo week-end c’è stata una forte partecipazione di pubblico, che è costantemente cresciuta con il proseguire dell’iniziativa.
La grande affluenza (oltre 5 mila persone) ha reso necessaria un maggior impegno da parte dei soci Archeoclub: si è prolungato l’orario di chiusura dei monumenti per esaurire i gruppi di visitatori in attesa di entrare nei siti (in media alle ore 24.00, ma in alcune giornate ed in determinati siti, le visite si sono concluse intorno all’1.00 di notte).  Inoltre, si è resa necessaria la presenza di una o due accompagnatori in ogni sito, che regolassero l’afflusso dei visitatori, a supporto del personale di custodia, già gentilmente messo a disposizione dalla Curia Arcivescovile e dal Comune di Barletta, cui va il nostro ringraziamento per aver svolto la sua attività in orari straordinari.
La tipologia dei visitatori è stata variegata: molti i cittadini barlettani, incuriositi dalla novità di vedere le aree sotterranee della propria città, ma anche molte persone provenienti da diverse città pugliesi e turisti, persino stranieri (francesi e tedeschi). La maggior parte vedeva i siti per la prima volta, ma anche chi già conosceva i monumenti ha apprezzato soprattutto il fatto di essere “guidati” alla scoperta di questi luoghi suggestivi. Abbiamo riscontrato una maggiore consapevolezza da parte del visitatore che non vuole più soltanto entrare ed ammirare un monumento “muto” ma vuole capire la sua storia e le sue peculiarità attraverso una spiegazione guidata.
L’affluenza dei visitatori è stata, in generale, ben gestibile nei siti del Castello e della Cattedrale, perché la tipologia dei siti consentiva la formazione di gruppi di 25/ 30 persone per guida, con tempi di attesa abbastanza tollerabili. Più complicata la situazione nella chiesa di S. Andrea, dove i sotterranei permettevano di accogliere gruppi di massimo 12 persone: qui si sono formate subito file lunghissime e tempi di attesa prolungati prima di poter accedere ai sotterranei. Tale situazione ha portato alla chiusura anticipata delle porte per poter gestire i visitatori all’interno della chiesa; molti purtroppo non sono potuti entrare nel sito, lamentando orari ristretti e sollecitando la ripetizione dell’iniziativa.
In conclusione, si ritiene che la manifestazione abbia riscontrato l’apprezzamento del pubblico, oltre ogni aspettativa, e si auspica una riproposizione della stessa, migliorandone gli aspetti organizzativi, per esempio, prolungando gli appuntamenti e gli orari, in modo da accogliere un maggior numero di persone. Un’altra nota positiva è stato lo spirito di “squadra” e di collaborazione che si è creato all’interno della nostra associazione e il lavoro delle guide che, nonostante gli orari, hanno sempre accompagnato i visitatori con entusiasmo e competenza. 
Per la prossima edizione di Città Aperte, l’Archeoclub propone una programmazione preventiva e organizzata con i vari comuni della provincia, in modo che l’agenzia Puglia Imperiale possa coordinare e pubblicizzare correttamente le iniziative con largo anticipo.